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Lucca
Italia - ToscanaLe mura della città e la famosa via Fillugo, la via dello shoppingLe Mura sono, infatti, una delle testimonianze più efficaci della vicenda storica vissuta da Lucca come capitale di un piccolo Stato, minacciato da forze esterne, e testimoniano gli sforzi compiuti per garantire le libertà cittadine. L’attuale cinta è la quarta in ordine di tempo, dopo quella romanica, quella medioevale e quella del XV secolo; fu eretta tra la metà del XVI secolo e la metà del XVII, ampliando l’andamento delle precedenti fortificazioni. Lo sviluppo delle artiglierie esigeva una cinta muraria in grado di resistere ai colpi delle bombarde, e ciò portò ad un’opera di dimensioni colossali. L’anello delle Mura ha un percorso irregolare, con uno sviluppo di circa 4200 metri; il complesso della cinta è costituito da 11 cortine, 10 baluardi ed una piattaforma. Le cortine sono alte 12 metri ed hanno alla base uno spessore di 30 metri. Sui baluardi vi sono ancora le “casermette”, che servivano come ricovero per gli addetti alla difesa e come deposito di munizioni per i 126 cannoni di grosso calibro piazzati dietro gli “orecchioni” dei baluardi. Questi ultimi hanno ampi sotterranei, alcuni ancora visitabili, utilizzati come locali di accesso e di servizio durante le operazioni di difesa. Agli inizi del secolo XIX, persa ormai ogni valenza militare, la parte superiore delle Mura fu trasformata, per iniziativa di Maria Luisa di Borbone, in passeggio pubblico, arricchito dall’impianto di centinaia di alberi ad alto fusto. Dopo la chiusura al transito delle auto, le Mura sono diventate oggi un vasto parco pubblico, che consente una vista eccezionale sulla città e sulla campagna.
Chiunque visiti Lucca, dopo aver visitato le chiese, i musei ed i palazzi, finisce inevitabilmente a fare shopping in via Fillungo. Da sempre centro commerciale della città, famoso anche nelle città vicine, è altresì luogo d’incontro e di passeggiata. I negozi fanno parte integrante della struttura architettonica ed urbanistica della via e veramente si può affermare come l’ambiente viario non sia costituito dalla sola strada, ma anche dagli spazi dei negozi che la fiancheggiano, molti dei quali sono ancora sostanzialmente quelli dell’Ottocento o dei primi del Novecento. Il suo nome deriva dal castello di Fillongo in Garfagnana, della famiglia Falabrina, che qui aveva diverse proprietà. La strada è anche uno dei percorsi più vitali della struttura viaria lucchese, avendo collegato in ogni epoca il nucleo centrale cittadino, d’origine romana, ai borghi esterni alle mura. Il suo andamento planimetrico e la configurazione spaziale che ad esso corrisponde sono caratterizzati da un percorso senza brusche interruzioni né svolte, costantemente variati da leggere angolazioni, spezzature, allargamenti o restringimenti. La strada è stata definita “lungo nastro oscillante”, dove si è stratificata, a partire dal Duecento, la serie continua degli interventi e degli adattamenti, sempre armonicamente composti, che conferiscono all’ambiente stradale un carattere d’intimità e quasi di interno.
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