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Firenze
Italia - ToscanaUn po' di storia di FirenzeDurante il periodo imperiale la città aumentò la propria ricchezza, divenne un attivo centro commerciale dove operavano molti artigiani, che poi la renderanno famosa. Durante le invasioni barbariche la città subì insediamenti da parte degli Ostrogoti, dei Bizantini e dei Goti di Totila. Fu in quel periodo che gli abitanti si raccolsero attorno ai Vescovi, nei monasteri, che diventarono centri di cultura e di lavoro. Conquistata poi dai Longobardi nel VI secolo, e solo successivamente la città emerse dalle nebbie del medioevo come città-stato indipendente. Quando i Longobardi furono sconfitti dai Franchi, il Duca venne sostituito dal Conte; successivamente ai Conti successero i Marchesi; in un periodo successivo con la nascita delle signorie si ebbe un grande sviluppo sia economico che sociale. A partire dal X secolo la città si sviluppò, e dal 1115 si rese un Comune autonomo. Nel XIII secolo fu divisa dalla lotta intestina tra i Ghibellini, sostenitori dell'imperatore del Sacro Romano Impero, e i Guelfi, a favore del Papato romano. Questi ultimi vinsero (Colle Val d'Elsa 17 giugno 1269), ma presto si divisero internamente in "Bianchi e Neri". La conflittualità politica interna non impedì alla città di svilupparsi fino a diventare una delle più potenti e prospere in Europa, assistita dalla sua propria valuta in oro, il fiorino (introdotto nel 1252), dalla decadenza della sua rivale Pisa (sconfitta da Genova nel 1284 e comprata da Firenze nel 1406), e dalla sua potenza mercantile risultante da una costituzione anti-aristocratica (1293). Firenze nel corso dei secoli regnò un po' su tutta la Toscana. A fronte di una popolazione stimata di 80.000 persone prima della peste nera del 1348 (immediatamente dopo Venezia, e subito prima di Milano e Bologna, era la maggiore città italiana dell'epoca per popolazione), 25000 lavoravano nell'industria della lana. Nel 1345 Firenze fu teatro di un tentato sciopero da parte dei ciompi, che nel 1378 organizzarono una breve rivolta contro il dominio oligarchico della città. Dopo la repressione, la città cadde sotto il dominio della famiglia Albizi (1382-1434). Nel XV secolo Firenze passò sotto la Signoria dei Medici, ricchissima dinastia di banchieri che in seguito divennero Granduchi di Toscana. Firenze e tutta la Toscana rimasero sotto il dominio dei Medici per tre secoli. Fu questo il periodo di massimo splendore della città, dal punto di vista artistico, culturale, politico ed economico. La città crebbe in modo spaventoso: pittori, scultori e architetti riempirono strade, chiese e palazzi con le più grandi opere del rinascimento. Il primo periodo del dominio dei Medici finì con il ritorno di un governo repubblicano, influenzato dagli insegnamenti del radicale priore Domenicano Girolamo Savonarola (che fu giustiziato nel 1498 e che prima di morire lasciò un trattato sul governo di Firenze), nelle cui parole si ritrovano spesso argomenti che saranno oggetto di controversie religiose dei secoli seguenti. Un altro personaggio di acutezza inusuale fu Niccolò Machiavelli, le cui indicazioni per il governo di Firenze da parte di una figura forte sono spesso lette come una legittimazione delle tortuosità e anche degli abusi dei politici. I fiorentini estromisero i Medici per una seconda volta e ristabilirono una repubblica il 16 maggio 1527. Rimessi al loro posto per due volte, col supporto sia dell'Imperatore che del Papa, i Medici diventarono nel 1537 duchi ereditari di Firenze, e nel 1569 granduchi di Toscana, regnando per due secoli. Al Granducato dei Medici successe, nel XVIII secolo, quello dei Lorena, fino al 1860, anno in cui la Toscana entò a far parte del Regno d'Italia, di cui Firenze fu capitale dal 1865 al 1871.
Fonte: Redazione
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