Città del dipartimento di Gard, Aigues Mortes deve il suo nome (le acque morte) alle paludi che circondano da secoli questo piccolo agglomerato posto ad ovest del Petit Rhone. Questo quadrilatero di pietra, a pianta dodecagonale ha un perimetro di 1.640 m ed è la replica di quelli costruiti in Oriente dai crociati per proteggere le loro piazzaforti: la bellezza della recinzione di Aigues Mortes sta nella sua grande semplicità e nella sua perfetta omogeneità architettonica. Le principali risorse economiche sono le saline (10 000 ha), la viticultura e il turismo.
Aigues Mortes è infatti un importante centro per la produzione del sale (rivale di Salin-de-Giraud, all'estremità opposta della Camargue): da qui proviene più della metà di tutto il sale prodotto in Francia (compagnia Salins du Midi). E' anche famosa per il suo vino prodotto interamente con uve cresciute in terreni sabbiosi, il "Vin du Listel". Il sale della zona, estratto fin dall'antichità (è da sempre una merce importante perchè era l'unica che consentisse la conservazione dei cibi. I legionari romani erano pagati in parte in sale, da cui deriva la parola "salario"), attirò pescatori e produttori in questo luogo insalubre; i monaci benedettini vi eressero nell'8° secolo l'Abbazia di Psalmodi per poterlo sfruttare. Gravato dalle tasse, fra cui la famosa "gabella" istituita nel 1226, il sale suscitò un tale contrabbando che Sully (sempre desideroso di denaro pubblico) tentò di distruggere nel 1596 tutte le saline della Provenza.