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Albi
Francia - Francia meridionale, Provenza Alpi Costa AzzurraCosa vedere ad AlbiI GIARDINI DEL PALAZZO - Alla fine del 17° secolo, il primo Arcivescovo di Albi fece circondare il Palazzo vescovile con terrazze e giardini attualmente restaurati in tutto il loro antico splendore. Le terrazze sono adorne di cespugli rigogliosi; il cammino di ronda è costellato di statue in marmo: Dioniso e le Quattro Stagioni custodiscono i giardini all'ombra delle arcate di rosa e vite selvatica. Una galleria ombreggiata e due belvedere permettono di ammirare questa decorazione unica.
Qualche dato importante: - Durata della costruzione: 200 anni, e cioè dal 1282 al 1480. - Dimensioni esterne: 113 m di lunghezza x 35 m di larghezza, 40 m di altezza e una torre campanaria alta 78 m. - La più grande cattedrale dipinta d’Europa grazie alle pitture rinascimentali della volta, contemporanee della Cappella Sistina. - Il più importante insieme di sculture medievali del Sud della Francia. All’interno, i coloratissimi affreschi della volta, sono opera di pittori rinascimentali italiani e furono realizzati fra il 1509 e il 1513. Si tratta del complesso di pitture rinascimentali italiane più vasto e più antico di Francia (lunghezza 97 m - larghezza 28 m). Il dipinto del Giudizio Universale (1474-1484) è uno stupendo fumetto che rappresenta il Cielo, la Terra e l'Inferno; realizzato con la tecnica della détrempe, copriva originariamente più di 200 mq: fu mutilata nella parte centreale nel 18° secolo per poter accedere alla cappella situata sotto il campanile. Notevoli anche il Jubé in stile fiammeggiante adorno di statue policrome (15° e 16° secolo) oltre all'organo monumentale del 18° secolo (vi si tengono concerti soprattutto in luglio/agosto: mercoledi 17h00 e domenica 16h00). Il Tesoro In una cappella alta, antica stanza cassaforte del 13° secolo, è esposta una collezione di oggetti d'arte sacra che va dal 14° al 19° secolo.
Una sfida alle linee rette: la vecchia Alby è ricca di angolini, rintranze, portoni, cortili, come una specie di labirinto per i curiosi. Facciate e colombaie celano veri e prorpi tesori: la loggia dell'HOTEL REYNES, il CHIOSTRO DI ST SALVI autentico paradiso terreste allietato dal canto degli uccelli. L'antico modo di vivere non è scomparso: il rumore proveniente da una cantina, il battere del martello di un fabbro, il fruscio del pennello di un artista si mescolano ancora nelle viuzze e case del centro storico che restano il cuore della vita e della città. I colori sono indissociabili dallo stile di vita. Ad Albi il rosso è presente in tutte le sue tonalità: dal rosa pallido all'ocra vivo. La valle del Tarn infatti offre argilla in abbondanza con pigmenti di ossido di ferro trasportata fin dal sud dell'Aveyron; questa materia prima disponibile e pronta per la trasformazione è di facile utilizzo. Dai muri ai tetti, dalla struttura ai paramenti, sono il mattone e la tegola rossa a farla da padrone.
Fonte: Franca Fanti
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