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Nimes
Francia - Francia meridionaleNîmes, città storicaIn questo periodo due aziende locali iniziarono a conoscere un grande successo: si tratta di Cacharel e Eminence; anche l'edilizia propserò e la città conobbe quindi un forte sviluppo. Jean Bousquet, amministratore delegato di Cacharel, che fu sindaco di Nimes dal 1983 al 1993 partecipò attivamente al rilancio economico della città con una politica di grandi opere, fra cui la valorizzazione del patrimonio antico (con la creazione di un "settore protetto" nel 1985) e l'incoraggiamento alla creazione di imprese. Nîmes è nota per le numerose vestigia romane ben conservate, fra cui un ampio anfiteatro (1° secolo d.C.) tuttora utilizzato; la cosiddetta Maison Carrée (1° secolo), un tempio con colonne corinzie che attualmente ospita un museo di scultura romana; il tempio di Diana (2° secolo), sull'area occupata dalle antiche terme e, nei pressi della città la Tour Magne (forse edificata nel 1° secolo a.C). Degni di nota sono inoltre i musei archeologico e delle belle arti. Fra i personaggi illustri legati alla città troviamo: Jean Nicot (1530-1600) - nato a Nimes compì studi di lettere, scienze e gestione degli affari pubblici a Parigi. Sotto Francesco II fu Ambasciatore a Lisbona e proprio qui nel 1559 un mercante fiammingo gli diede dei semi di una pianta allora sconosciuta in Francia ed oggi nota come tabacco. Tornato in Francia consegnò questi semi alla Regina Caterina de Medici. Il primo nome del tabacco fu appunto Nicotina dal cognome di questo personaggio (oggi invece la parola indica la sostanza dannosa contenuta nel tabacco).
I simboli di Nimes: la palma e il coccodrillo Per capirne le origini bisogna andare in Egitto nell'anni 31 a.C. quando Ottaviano sconfisse la flotta di Antonio e Cleopatra, impossessandosi dell'impero e assumendo il nome di Ottaviano Cesare Augusto. Una moneta coniata a Nimes celebra l'avvenimento: su un lato vi è il profilo dell'Imperatore, con quello di suo genero, il capo militare Agrippa; dall'altro lato si vede un coccodrillo incatenato ad una palma con una corona di alloro che simboleggia l'Egitto sconfitto. La scritta "col nem" (colonia Nemausus) lascia intuire che i legionari vittoriosi ricevettero il territorio di Nimes come ricompensa. Nel corso dei secoli i suoi abitanti si sarebbero affezionati a queste monete che si trovavano dappertutto: Nel 1535 chiesero il permesso al Re Francesco 1° di adottare la palma e il coccodrillo come simboli della città, permesso che fu accordato loro. Da allora queste "armi" sono l'orgoglio degli abitanti: ridisegnate nel 1986 sono onnipresenti nella città, a cominciare dai chiodi di bronzo del selciato del centro storico.
Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages (Viaggi organizzati in Francia)
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