Macon è la porta della Borgogna per chi viene da sud, con ancora nell'aria e nella luminosità i colori accesi del Midi: è la città più meridionale della regione oltre che una base nautica ed un porto fluviale turistico. Adagiata lungo la Saone, nel punto in cui il fiume non fila via diritto, ma indugia e rallenta, è divisa in città bassa (vivace e attiva, con belle facciate dai colori pastello) e città alta (avvolta in un'atmosfera più meditativa).
Macon fu fondata nel 2° secolo a.C. dalla tribù celtica degli Eduensi e i Romani le misero nome "Matisco". Presto divenne un importante crocevia di comunicazioni e fu evangelizzata a partire dal 3° secolo. Alla caduta dell'Impero fu invasa dai barbari i quali cambiarono il suo nome in "Matasco"; nel 6° secolo fu elevata al rango di vescovado dopo aver ricevuto una parte delle reliquie di S. Vincenzo. Capoluogo di una potente contea che fu venduta nel 1239 a Luigi IX (S.Luigi), venne ced! uta al Ducato di Borgogna nel 1435 e in seguito annessa alla Corona con il resto della Regione nel 1477. Frontiera fra il Regno di Francia e Sacro Impero Germanico fra l'843 e il 1600, Macon prospera grazie ai diritti di dogana instaurativi. Nel 1790 Macon divenne capoluogo del dipartimento Saone-et-Loire e vide nascere il più illustre dei suoi figli Alphonse de LaMartine. La città subì numerosi danni durante le Guerre di Religione e alla Rivoluzione il vescovado venne sop! presso. Centro attivo della Resistenza durante la 2a Guerra Mondiale, Macon fu la prima città in zona libera sulla strada Parigi-Lione. A monte del Ponte S. Laurent, vicino all'Hotel Park Inn, la Saone forma un Bacino di 300 m di larghezza: è su questo maestoso specchio d'acqua che si svolgono i Campionati di Francia di canottaggio. E sempre qui, dal 1937 al 1939, gli idrovolanti della Compagnia Imperiale Airways che collegavano Southampton all'Australia (via Brindisi e l'Eg! itto) facevano il primo scalo tecnico del lungo viaggio.