Capitale del dipartimento dell'Alta Savoia, la città è molto originale con i suoi vecchi quartieri che risalgono al 12° secolo con stradine lastricate e fiancheggiate da case con portici e facciate dai colori aciduli e balconi ricchi di gerani e che costituiscono un insieme architettonico omogeneo specchiandosi nel canale del Thiou. È situata ai piedi dei monti Semnoz (Prealpi di Savoia), a 454 m sulla sponda nordoccidentale del Lago di Annecy, dove da questo esce il canale Thiou, che attraversa l'abitato. Per la sua bella posizione e i dintorni pittoreschi è un centro turistico assai frequentato; è però anche sede di industrie metallurgiche, meccaniche, elettroniche, tessili e alimentari. Posta sul'omonimo Lago e attorniata da alte montagne viene definita la "Venezia Savoiarda": possiede fra i suoi monumenti il Ponte degli Amori e il Castello del 13°-16° secolo, antica residenza dei Conti di Ginevra (oggi ospita il Museo di Annecy). La cartolina più classica della città vecchia di Annecy è il Palais de l'Isle, prigione costruita nel 12° secolo su un'isola naturale in mezzo al canale del Thiou. La città ha probabilmente origini gallo-romane, ma quello che è certo è che nel 10° secolo passò ai conti di Ginevra; fu poi possesso dei Savoia dal 1401 al 1860, salvo alcune interruzioni. Conserva interessanti monumenti, tra cui la chiesa di S. Maurizio (1422-1445), di stile gotico fiammeggiante, che presenta una sola nave e un'abside con ampi finestroni. Il grande castello e gli appartamenti furono realizzati dai Conti di Savoia nei secoli 15° e 16°. Nel 1535 i Savoia ospitarono ad Annecy il vescovo di Ginevra cacciato dalla Riforma e iniziarono la costruzione della sontuosa cattedrale. Più tardi nella vita artistica della città si fecero sempre più sensibili gli influssi italiani.