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 Castelli della Loira
Francia - Francia del nord


Città e Castello di Blois


Blois: La città è il Capoluogo del dipartimento Loir-et-Cher ed è costruita su 2 colline che costeggiano la ripida sponda destra della Loira, al centro di una regione agricola. Si trova tra la Beauce a Nord e la Sologne a Sud nel punto in cui il paesaggio calcareo tipico dell'Orleanese si trasforma nella campagna gessosa della Turenna. Originariamente difesa da una fortezza medievale, la città venne modificata quando i Re di Francia, a partire dal 1503 vi si trasferirono da Amboise, portando con se tutto ciò che serviva a soddisfare il loro gusto per il lusso. Sono state ritrovate tracce di un insediamento preistorico, e nel 3° secolo divenne una città gallo-romana abbastanza importante; fu però attorno al 10° secolo, grazie ai suoi potenti Conti, che la città si sviluppò. Nell'11° secolo venne costruito un primo ponte sulla Loira e l'antica fortezza venne rimaneggiata nel 13° secolo.
La città viene venduta a Luigi d'Orléans nel 1391, ma è nel 1440 quando il Duca Charles d'Orléans vi si trasferì che Blois conobbe un periodo di splendore.
Per di più nel 1498 Luigi II d'Orléans sali al trono con il nome di Luigi XII e ne fece la capitale del Regno; per quasi un secolo i Re di Francia la scelsero come residenza: nonostante le guerre di Religione e il sacco da parte degli Ugonotti nel 1568, la città restò sempre fedele alla casa reale.
In questo periodo si svilupparono delle "industrie del lusso" come quella dell'orologeria (nel 1640 la città contava 46 orologiai che la resero famosa nel mondo). Nella 1a metà del 17° secolo è il luogo di esilio di Gastone d'Orléans (e di sua madre Maria de Medici), fratello di Luigi XIII, contro cui aveva complottato e in questo periodo al Castello di Blois torna a riunirsi una corte seppur più modesta di quella reale.

Nel 1716 il vecchio ponte medievale viene distrutto dalla furia della Loira e l'incarico della sua ricostruzione venne affidata nel 1724 a Jacques Ange Gabriel (architetto preferito di Luigi XV). La Rivoluzione portò danni al patrimonio artistico, ma fece anche di Blois il capoluogo del dipartimento; la 1a metà del 19° secolo vide quindi la nascita degli edifici amministrativi legati a questa nuova funzione della città: prefettura, palazzo di giustizia, mercato delle granaglie, seminario.
La ferrovia arriva nel 1846 e con questa iniziano nuovi cambiamenti, ma il vero sviluppo moderno di Blois sarà soprattutto durante il 2° Impero quando viene aperta la fabbrica di cioccolato Poulain nel 1864 (esiste ancora) ed una fabbrica che meccanizza la produzione di scarpe ad opera di Louis-Edme Rousset. Blois fu duramente danneggiata durante i bombardamenti del giugno 1940; alla fine del conflitto il centro venne ricostruito, mentre una parte moderna si sviluppava sull'altopiano.

Blois diede i natali a Luigi XII (1462) e a Denis Papin che nel 1647 inventò l'antenata della nostra pentola a pressione. Un altro personaggio "insolito" nato a Blois fu il prestidigitatore Robert-Houdin (1805-1871), conosciuto soprattutto per i suoi automi e per le sue applicazioni dell'elettricità a fini fantastici. Fece spettacoli a Parigi e in tutta l'Europa. La grande casa che chiude la Piazza del Castello (metà del 19° secolo) ospita il "Museo della Magia", luogo di esposizione e spettacolo in cui si può scoprire una bizzarra collezione di oggetti.


IL CASTELLO DI BLOIS
Nonostante la presenza di un castrum del 6° secolo e di una fortezza del 9° secolo, le parti più antiche di questo castello, posto in centro città ma in posizione sopraelevata e che presenta 3 ali in stili architettonici diversi, risalgono all'inizio del 13° secolo (Sala degli Stati Generali, Torre du Foix e resti delle mura). I potenti Conti di Blois, fra i quali Thibault Le Tricheur, che avevano fatto costruire una fortezza dovranno poi cedere il loro feudo alla famiglia di Chatillon all'inizio del 13° secolo. Nel 1391 la città e quindi anche il Castello (ricostruito proprio dalla famiglia di Chatillon quando vi si stabilì) passarono a Luigi d'Orléans, il cui figlio Carlo fece nel 1440 abbattere il vecchio castello per costruire una dimora più abitabile.

All'ascesa al trono di Francia, il figlio di questi, Luigi XII, portò avanti i lavori di ricostruzione e ci diede l'ala gotica del castello o "Ala Luigi XII", ancora visibile (qui è stato sistemato il "Museo delle Belle Arti della città di Blois"). L'architetto da lui scelto fu Colin Biart e possiamo vedere lo stile tardo-gotico che pian piano lascia il posto allo stile rinascimentale portato dall'Italia.
Luigi XII fece anche realizzare dei bei giardini sul lato nord-ovest (non esistono più) e nel 1508 venne consacrata la Cappella St. Calais. Egli visse al Castello di Blois con la 2a moglie Anna di Bretagna (che vi morì nel 1514).
Francesco 1°, suo successore, intraprese quattro campagne di lavori dal 1515 al 1524 (furono interrotti dalla morte della moglie Claudia). Ci ha comunque lasciato l'ala rinascimentale o "Ala Francesco 1°"; la differenza con l'altra è evidentissima, seppure solo 15 anni le separano. Interessantissima la scala "esterna" a chiocciola, le decorazioni con il simboli (salamandra) e la lettera "F", e dal lato della città, la bella Facciata delle Logge. Dei successori di Francesco 1°, quello che vi trascorrerà più tempo sarà Enrico III, che vi convocherà gli Stati Generali nel 1576 e nell'ottobre 1588.

E' proprio in occasione di ques'ultima assemblea che nel castello si verificherà un fatto di sangue: l'assassinio del Duca di Guisa, capo della Lega Cattolica e di suo fratello il Cardinale di Lorena ad opera delle guardie del Re. Enrico III era a capo di un paese devastato dalle Guerre di religione; la morte nel 1584 del Duca di Alençon, fratello minore del Re, fece di Enrico di Navarra il legittimo erede al trono. Enrico Duca di Guisa sosteneva l'impossibilità di un Re di Francia protestante e, con le sue prediche era già riuscito a conquistare una buona parte del Regno. Stava quindi ordendo un complotto per deporre Enrico III e subentrargli al governo. Il Re, che ne ebbe l'intuizione (e nonostante sua madre Caterina de Medici l'avesse consigliato piuttosto di cercare un accordo con il Capo della Lega Cattolica) decise di tendergli un agguato e di farlo uccidere dai "Quarantacinque", i suoi famosi spadaccini.

Dal lato opposto all'ala Luigi XII troviamo l'ala classica o "Ala Gastone d'Orléans", costruita per volere del fratello di Luigi XIII (inviato in esilio a Blois), dall'architetto François Mansart. Si tratta di uno dei primi edifici in stile classico di Francia. Interessante la sorpresa che si ha entrando in quest'ala e guardando il soffitto: dall'esterno nulla lascia presagire questa altissima cupola. E' adibita ad esposizioni temporanee.
Alla morte di Gastone, nel 1660 il Castello verrà lasciato all'abbandono. Si salverà dalla demolizione durante la Rivoluzione per essere stato trasformato in caserma (lo sarà per 80 anni); ma la presenza dei soldati provocherà numerosi danni al castello. Nel 1842, sotto l'influenza degli scrittori, il Castello di Blois sarà classificato Monumento storico e inizieranno i lavori di restauro. Se ne occuperà l'architetto Felix Duban che gli ridiede l'aspetto che aveva nel 15° secolo.
I lavori di restauro non sono ancora completamente finiti e le sale vengono chiuse e rinnovate poco per volta...



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu



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