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 Castelli della Loira
Francia - Francia del nord


Città e Castello di Amboise


Amboise: E' una delle città della Valle della Loira con la storia più antica ed è alla sua particolare situazione geografica che deve questo prestigio. Infatti la grande isola (Ile-d'Or) che divide la Loira in due braccia ha reso fin dai tempi più antichi più facile la traversata del fiume (e un tempo questo era una caratteristica importante che faceva scegliere un punto piuttosto che un altro per insediarvisi). Inoltre l'altopiano che domina il fiume ha creato una protezione naturale ed ha permesso l'installazione di una piazza-forte in cui i Celti Turoni (antenati degli abitanti di Tours) si insediarono fin dal 1° secolo a.C. Alla fine dell'Impero Romano (503) Clodoveo, re dei Franchi, e Alarico, capo dei Visigoti vi si incontreranno e firmeranno una pace di corta durata. Nel 1429 Giovanna d'Arco passò in città recandosi a Orléans dove sconfiggerà gli inglesi. Luigi d'Amboise che fu al suo fianco durante la battaglia si troverà ben presto invischiato in un complotto contro la Trémouille, favorito di Carlo VII. Egli dapprima condannato a morte fu in seguito graziato e tornò in possesso dei suoi beni, tranne il Castello di Amboise che appartiene quindi alla Corona dal 1434; una volta che il castello divenne residenza reale Carlo VII intraprese dei lavori: la sua opera sarà continuata dai suoi sucecssori Luigi XI, Carlo VIII e Francesco 1° che lo ingrandiranno, lo trasformeranno e renderanno più moderno. Nel 1516 Francesco 1° inviterà Leonardo da Vinci e lo ospiterà nel Maniero del Clos-Lucé (dove egli aveva vissuto da ragazzo) fino alla sua morte avvenuta nel 1519 (all'età di 67 anni). Il balcone del Castello viene spesso chiamato "Balcone dei Congiurati", in ricordo delle guerre di religione e della repressione della Congiura di Amboise che avvenne nel 1560. Questa congiura era mirata ad eliminare la famiglia di Guisa, avversaria dei protestanti e potentissima. I protestanti progettano di rapire il giovane Re Francesco II a Blois, ma i Guisa ne vengono informati e lo trasferiscono al Castello di Amboise, più facile da proteggere. I congiurati che devono infiltrarsi nel castello vengono sorpresi nella foresta vicina: la repressione è terribile: più di 1 500 saranno uccisi e molti di loro appesi alla balconata del castello. Nel 18° secolo si verifica una rinascita artistica grazie a Choiseul, grande ministro di Luigi XV che dopo aver esercitato funzioni di Segretario di Stato agli Esteri fu licenziato nel 1770. Raggiunse allora il feudo di Chanteloup, vicino ad Amboise, dove continuò a dare feste per la Corte. Oggi di questo castello, che rivaleggiava con Versailles è rimasta solo una "cineseria", la Pagoda di Chanteloup, costruita nel 1778 ai bordi di un magnifico specchio d'acqua. La fine del 19° secolo fu quella dello sviluppo economico di Amboise, con la creazione delle prime industrie, grazie soprattutto al suo sindaco-deputato-senatore Charles Guinot. Durante la Seconda Guerra Mondiale il suo ponte fu distrutto, ma nel corso del 20° secolo lo sviluppo economico è continuato con l'installazione di nuove industrie fra cui Pfizer (l'unica fabbrica di produzione del Viagra).

IL CASTELLO DI AMBOISE
Una prima fortezza su questo sperone roccioso dominante la Loira viene citata nel 6° secolo da Gregorio di Tours: essa sarà distrutta durante le invasioni Normanne in Turenna e poi ricostruita dal Conte di Angiò nell'11° secolo. Carlo VII confisca nel 1434 la fortezza a Louis d'Amboise a cui apparteneva e la fa ingrandire; favorisce anche lo sviluppo della cittadina con una serie di agevolazioni fiscali. Luigi XI installa la sua famiglia ad Amboise: si deve a lui la trasformazione del Castello e l'aggiunta di un'ala a sud. Il 1° agosto 1469, in un clima di tensione fra la Francia e il Ducato di Borgogna (che verrà annesso nel 1477), Luigi XI crea l'ordine di S. Michele: ordine cavalleresco che simboleggia l'attaccamento dei signori alla Corona di Francia. Durante una sontuosa cerimonia (che fu a lungo ricordata) al Castello di Amboise 15 "Grandi del Regno" prestarono giuramento di fedeltà al Sovrano. La Regina Carlotta (moglie di Luigi XI) vi morì nel 1483, circondata da una grande corte: quasi 150 persone componevano il suo seguito e i suoi domestici.

Carlo VIII, nato a Amboise nel 1470, fece costruire le 2 enormi torri feudali a chiocciola: la Torre dei Minimi e la Torre Heurtault. Vi si poteva salire a cavallo e la loro struttura rappresentava un'innovazione. Dalle sue campagne di Italia porterà una ventina di umanisti, artisti e artigiani fra cui Pacello da Mercogliano, un monaco napoletano che realizzerà i giardini, posti fra il castello e i fossati. Egli fa anche costruire la Cappella dedicata a St.Hubert che Anna userà come oratorio. Si devono a lui gli importanti lavori di ingrandimento del castello e l'antica fortezza medievale lasciò il posto ad un grande trapezio diviso in tre cortili.
Questo Re resterà sempre molto attaccato al Castello di Amboise dove aveva trascorso un'infanzia felice; qui farà vivere Margherita d'Austria, la giovane figlia di Massimiliano, che avrebbe dovuto sposare per volere di Luigi XI, fino al 1492, data alla quale vi si trasferirà lui con la moglie Anna sposata a Langeais l'anno prima. Il pomeriggio del 7 aprile 1498 il Re Carlo VIII e sua moglie Anna di Bretagna stanno recandosi ad assitere ad una partita di Jeu-de-Paume nella galleria Haquelebac, che sovrastava il fosso (oggi colmato) e collegava gli alloggi Reali agli alloggi della servitù, situari nel bastione sud. L'architrave della porta è molto bassa e Carlo VIII batte violentemente la testa. Assiste ugualmente alla partita ma in serata sviene e morirà qualche ora più tardi di trauma cranico. Aveva 28 anni e non lascia eredi.
Luigi XII, successore di Carlo VIII, non abiterà ad Amboise: per rispetto alla moglie Anna (vedova di Carlo VIII) che in questo luogo era stata felice con il primo marito le farà costruire un altro castello a Blois. Ospiterà ad Amboise la cugina Luisa di Savoia, rimasta vedova, con i due figli Francesco e Margherita. Francesco diverrà a 20 anni Francesco 1° e Margherita sarà Regina di Navarra ed una delle donne più colte del suo tempo.
Francesco 1° farà proseguire i lavori di costruzione dell'ala nord e della Torre Heurtault, oltre all'ampiamento dei giardini; vi soggiornerà dal 1516 al 1518 e qui sua moglie Claudia metterà al mondo i 3 figli, ma nel 1530 alla morte della madre abbandonerà completamente il Castello preferendogli Fontainebleau o Chambord.
Enrico II e Caterina de Medici si stabiliscono ad Amboise nel 1551 nella speranza di ridargli il suo splendore e di farne un ritrovo di artisti. Francesco II vi viene trasferito nel 1560 per sottrarlo alla Congiura di Amboise: 1 500 protestanti saranno uccisi e molti di loro impiccati alla balconata del Castello. Nel 1563 venne firmato nel Castello "l'editto di Amboise", fra Caterina de Medici e il Principe di Condé, con il quale veniva concessa la libertà del culto protestante all'alta aristocrazia.
Luigi XIII trasformò il Castello in prigione reale dopo averlo confiscato a suo fratello, il turbolento Gastone d'Orléans. Luigi XIV vi fece imprigionare per un periodo il ricchissimo Nicolas Fouquet e il libertino Duca di Lauzun. Napoleone 1° offrì il Castello al senatore Pierre-Roger Ducos, che in mancanza dei mezzi necessari per mantenerlo, ne fece demolire la maggior parte fra il 1806 e il 1810. Il futuro Luigi-Filippo lo ereditò nel 1821 da sua madre, la Duchessa di Orléans, figlia ed erede del Duca di Penthièvre (alla quale era stato restituito da Luigi XVIII alla Restaurazione nel 1814) e realizzò qualche lavoro per trasformarlo nella sua residenza estiva.
Dopo la Rivoluzione del 1848 il Castello sarà nuovamente confiscato e fino al 1852 sarà la prigione di Abd-el-Kader (capo della Resistenza algerina (1832-1847) all'occupazione da parte dei Francesi. dopo numerose sconfitte dovette arrendersi e fu trasferito ad Amboise con la sua "Smala" (il suo numerosisismo seguito). Nel 1852 Napoleone III gli rese la libertà e gli onori. Nel 1873 il Castello fu restituito alla Famiglia d'Orléans. I primi lavori di restauro importanti, seppur non condotti nella più grande fedeltà al progetto originale, iniziarono alla fine del 19° secolo da due archietti dei Beni Culturali: Victor e Gabriel Ruprich-Robert. Dal 1974 è gestito dalla Fondazione St. Louis presieduta da Enrico Conte di Chambord (pretendente al trono di Francia se tornasse la monarchia).



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu



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